Chi non finisce in carcere può essere iscritto nel registro “degli agenti stranieri” o in quello “dei terroristi e degli estremisti”
, essere multato o soggetto al blocco dei conti bancari. Queste sanzioni amministrative spesso aprono la strada a procedimenti penali, come nel caso del difensore dei diritti umani Oleg Orlov, vicepresidente dell’Ong Memorial.
Stiamo documentando una preoccupante escalation dell’utilizzo delle leggi anti-terrorismo per reprimere il dissenso
. Dall’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina, in Russia la libertà di espressione rischia di sparire se non continuiamo a parlarne.